C’è uno stretto legame tra Venezia e le popolazioni della costa orientale dell’alto Adriatico che risale a tempi lontanissimi.Ne ha parlato ieri sera Francesco Jori in dialogo con Silvio Testa , nella prestigiosa sala della Scuola Dalmata dei SS. Giorgio e Trifone .
I due giornalisti hanno approfondito lo stretto legame che ha sempre unito le genti, le culture e i popoli dell’Adriatico. “Fin dal terzo secolo avanti Cristo si ha notizia di barche che collegavano regolarmente le coste della Puglia con quelle dell’Albania” dimostrando che il mare Adriatico fin dai tempi antichi legava in modo stretto le popolazioni che vi si affacciavano, con scambi non solo commerciali ma anche culturali. Nel suo libro, presentato in questa occasione, Francesco Jori ripercorre quasi 3000 anni di storia Veneta, con particolare attenzione ai rapporti con Istria e Dalmazia nella storia moderna, dandone la sua personale visione. “Moltissimi personaggi protagonisti della storia della Serenissima e del Veneto avevano origini dalmate o istriane, basti pensare a Nicolò Tommaseo , nato a Sebenico, che scrisse il Dizionario della Lingua Italiana.”
Silvio Testa ha condotto con garbo l’incontro con lo scrittore, ponendogli domande che hanno aiutato l’aula ad avvicinarsi al pensiero di Jori. ha risposto Francesco ad una delle domande . Questo e molti altri spunti di riflessione sono racchiusi nel suo libro “La Storia del Veneto dalle origini ai giorni nostri”, presentato in questo sesto incontro di dieci appuntamenti organizzati dalla Scuola di San Giorgio degli Schiavoni in collaborazione con la Libreria Studium di Venezia , da sempre impegnata nella divulgazione di temi storici e culturali legati alla città.
La Scuola fin dal 1451 è istituzione e punto di riferimento dei dalmati residenti o grandi frequentatori di Venezia, non solo per ragioni di lavoro ma anche culturali.
La sua sede è un piccolo scrigno di tesori inestimabili, primo tra tutti il ciclo pittorico di Vittore Carpaccio, composto da 7 teleri di “Storie dei santi Girolamo, Giorgio e Trifone, commissionatogli dalla Scuola agli inizi del 1500, ed ancora presente nel suo luogo originale d’installazione.
Questi incontri culturali sono per me sempre occasione di approfondimento della storia di Venezia e di arricchimento personale. Aumentano in me l’orgoglio di appartenenza e di origine, valore che vorrei trasmettere ai miei figli e alle generazioni future, perché sia base solida per il futuro.
La mia rubrica si intitola “Passeggiate a Venezia” perché è difficile starle lontana!
Parlerò di tutto ciò che vedo, che scopro, che imparo sulla città, con semplicità, proprio come fosse la prima volta che ci vado, come fossi … una marziana attirata dal luccichio dello splendore di una stella nel cosmo … la Serenissima.
E se volete vengo da voi, per parlarne, per accompagnarvi, per raccontarvi …..
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