E’ bellissimo andare a visitare le aziende vinicole “templi di un mondo affascinante e suggestivo”.
Girando per le colline del trevigiano ci siamo imbattuti in una azienda veramente speciale, la Fiorotto Wine. E’ l’ultima generazione della famiglia Fiorotto, la quarta, che sta incanalando le giovani e creative energie nell’azienda, fondata nel 1934 da Vittorio Fiorotto.
Daniele, Marina ed Andrea stanno portando avanti l’impresa di famiglia, che fonda la sua attività su 17 ettari di vigneto, 3 ettari di bosco e circa 100 ettari di coltivazioni di cereali e prati per nutrire i loro 180 capi di bestiame dell’allevamento.
Appena arrivati a Bidasio a Nervesa della Battaglia, ci aspettavamo il solito copione: gentile e simpatica accoglienza, conoscenza dei vini in sala degustazione e giro in cantina.
Invece Daniele ci ha accolto con gran cordialità e simpatia, impaziente di farci conoscere il suo staff e i suoi prodotti. Con straordinario entusiasmo ci ha raccontato la ricerca nel selezionare i vitigni, l’influenza del territorio circostante su profumi e sentori, lo studio del nome del vino, dell’etichetta. … Una particolare luce gli brillava negli occhi mentre parlava, la stessa che ho ritrovato nel calice che ci ha offerto: passione per il proprio lavoro.
Tutti i componenti dello staff sono letteralmente innamorati del progetto che stanno seguendo e della famiglia per cui lavorano. Non esitano a fermarsi oltre l’orario per il piacere di stare con noi e di accompagnarci a vedere le vigne. Ma la cosa più sorprendente è stata passeggiare in mezzo alle viti, e capire che stavamo calpestando un territorio ricco di storia appena riscoperta.
Come ad esempio la “meridiana” originale che si trova al centro del vigneto in collina, che è una antica e unica stele di segnalazione napoleonica che veniva usata a scopi catastali nella zona del Montello.
E’ stato bellissimo passeggiare mentre Daniele ci raccontava la storia di Francesco Baracca e delle vicende che si sono svolte in questa zona durante la prima guerra mondiale. Sembrava che parlasse di fatti da poco accaduti. Vicino a dove ci trovavamo, infatti, c’è lo stagno detto “la busa delle rane”, di proprietà di famiglia, dove è precipitato l’eroe di guerra Baracca con il suo aereo. Un monumento eretto in suo onore domina la pianura dalla sommità della collina.
Poco più a valle, al confine con un’altra vigna, Daniele ha recuperato e ripulito il monumento dedicato al compagno ed amico di Francesco Baracca, il colonnello Alessandro Platone, caduto anche lui nel 1918, proprio qui.
Una scoperta, questo territorio, dove si può fare una passeggiata immersi tra vino e storia, sulle tracce della “Grande Guerra”.
Alla fine della passeggiata siamo rientrati in azienda dove abbiamo stappato il loro Prosecco FLORIMONTE. Lo abbiamo degustato nella versione extra dry mentre Daniele ripensava ad alta voce a quando, da piccolo, accompagnava suo padre a controllare la maturazione delle uve.
Abbiamo comparato poi questo calice con la versione di FLORIMONTE Brut, aprendo un “frizzante” dibattito sulle preferenze di ciascuno e sugli abbinamenti.
“Vediamo quale si sposa meglio con il formaggio?” ci ha chiesto mentre entrava suo fratello Stefano con un piatto in mano.
Così abbiamo mangiato la “Casatella” più fresca che abbiamo mai assaggiato, che si accompagna benissimo col Prosecco Florimonte …. appena “fatta”, veramente eccezionale.
A fine giornata siamo rientrati a casa, ma non a mani vuote perché abbiamo approfittato dell’occasione per acquistare qualche bottiglia.
Quindi che dire: persone speciali, azienda speciale e vino speciale, immersi in un territorio particolare, ricco di prodotti unici, cultura e tradizione. Si! Un’azienda da scoprire!
Ci siamo ripromessi di tornare in primavera, quando il bel tempo e il clima mite ci farà apprezzare ancor di più questi bellissimi paesaggi.
Ma la storia continua, ora vi parliamo di GALATEO FLORIMONTE.
Giovanni Della Casa (1503-1556) più conosciuto come monsignor Della Casa, di origini fiorentine, è stato un letterato, scrittore e arcivescovo cattolico italiano, noto soprattutto come autore del manuale di belle maniere “Galateo overo de’ costumi” . Già conosciuto per la vita mondana sia a Roma che a Venezia non ricevette mai la porpora cardinalizia e con la morte del suo protettore Alessandro Farnese cadde in disgrazia. Si ritirò nell’abbazia di Sant’Eustachio, un monastero benedettino sulle pendici del Montello, nel comune di Nervesa della Battaglia, dove probabilmente scrisse il famoso “Galateo” così chiamato perché dedicato a monsignor Galeazzo Florimonte (1484-1565), in latino Galatheus Florimonte, vescovo italiano, fine umanista, letterato e riformatore.
A queste figure storiche e romantiche la famiglia Fiorotto si è ispirata per creare una linea di vini spumanti di grande pregio, eleganti e raffinati, in grado di condurvi, come una sorta di galateo del buon bere, alla scoperta di un’esperienza sensoriale che profuma di tradizione e passione.
Società Agricola Vittoria SS di Fiorotto Daniele & C.
Via Priula, 85 – Nervesa della Battaglia (TV)
Mob. +39 340.9536809
info@fiorottowine.it
www.fiorottowine.it
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