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Cultura

Villa Widmann

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Villa Seriman, Foscari Widmann-Rezzonico (conosciuta meglio come Villa Widmann) si trova lungo la Riviera del Brenta, nel Comune di Mira.

” La storia e il territorio si uniscono nelle antiche Ville che sorgono lungo la Riviera del Brenta. Un mondo assopito che aspetta solo di essere riscoperto.

La nobiltà veneziana ci ha lasciato eredi di queste opere meravigliose costruite tra il XVI e il XVIII secolo e spetta a noi valorizzarle, riscoprirle e amarle come esempio della nostra cultura nel mondo.
Piccole descrizioni e curiosità aiuteranno tutti ad avvicinarsi a queste ville con la speranza di sentirsi sempre più vicini alle tradizioni di un territorio come il nostro, intriso di storia, patrimonio e cultura. “

di Giorgia Zatta

” VILLA WIDMANN: UNA PERLA LUNGO LA RIVIERA “

II complesso della villa, un semplice edificio cubico, e l’imponente rustico con l’ampio porticato e chiesetta annessa, furono costruiti alla fine del Settecento dagli Seriman, nobili d’origine persiana dediti al commercio, in località tuttora denominata la Riscossa. Dall’esame di alcuni pezzi di pietra più antichi inseriti nella muratura del rusticale, si può dedurre che il nuovo fabbricato sorse sui ruderi o sulla parziale demolizione di un altro edificio. Molto probabilmente la costruzione precedente doveva essere stata anticamente proprietà dei Moro, poiché sul cortile interno della Barchessa campeggia ancora con un certo rilievo lo stemma del casato.
La costruzione è stata attribuita al progettista veneziano Andrea Tirali che pare la realizzò nel 1719, tale data è, infatti, riportata sopra il portale d’ingresso alla sala delle feste della villa. Subito dopo la metà del Settecento la villa passò ai Widmann, i quali provvidero all’ammodernamento della casa padronale. Questa fu ampliata e ristrutturata secondo il gusto rococò francese. La villa, infatti, era di dimensioni limitate per il numero notevole di ospiti che venivano invitati ma non potendo ampliare le dimensioni del salone principale se ne aumentò l’altezza, eliminando il soffitto e costruendo una balaustra circolare attorno a tutta la sala dove erano posti agli angoli gli orchestrali. Anche la Barchessa fu ampliata congiungendola alla chiesetta.
La villa rimase di proprietà dei Widmann fino al 1876 quando passò in eredità ai Contarini del Zaffo e ai Bentivoglio. Nel 1883, la villa fu acquistata dal signor Somazzi Francesco il quale la lasciò in eredità al figlio Carlo. In seguito, nel 1901, venne acquistata da Elisabetta Widmann; cosicché la villa della Riscossa ritornò nuovamente nelle mani dei Widmann. Ma nel 1970, Ludovico Foscari la vendette al commendator Settimo Costanzo.
Dal 1984 questa spettacolare Villa Veneta è di proprietà della Provincia di Venezia ed è utilizzata quale sede di mostre ed eventi culturali e mondani.
Fra i tanti ospiti illustri della villa vi furono anche il celebre commediografo veneziano, amico di Ludovico Widmann, Carlo Goldoni che a lungo soggiornò dai Widmann soprattutto nella grande villa di Bagnoli, come ricorda il Goldoni stesso nella sue “Memoires”, il Cardinale Sarto, allora patriarca di Venezia, i musicisti Malipiero, Igor Stravinski, il poeta vernacolo Pasto e più volte fu ospite Gabriele D’Annunzio amico del Conte Pietro Foscari.

Il complesso di Villa Widmann si snoda tra la casa padronale con il giardino e la corte adiacente, la Barchessa, la chiesetta e il vasto parco a nord con la serra, arricchito da statue settecentesche, numerose specie arboree, volatili ed un laghetto.
La costruzione padronale è a pianta quadrata. Entrando ci si ritrova subito nell’atrio
centrale formato da quattro colonne sormontate da un timpano triangolare: una pianta di certa derivazione palladiana. Da qui si accede al “Salone delle feste”, sviluppato in duplice altezza con il ballatoio in ferro battuto ed elementi dorati, sul quale aprono le stanze secondarie e il vano scala sul quale si aprono quattro stanze. Come già detto nel salone centrale fu abbattuto il solaio per dare al vano una maggiore elevazione e al secondo piano furono ricavate diverse stanze da letto. Sebbene di dimensioni contenute, il salone delle feste di Villa Widmann presenta un una ricchezza decorativa che ha pochi eguali lungo tutto il percorso del Brenta. Interamente affrescato con scene di carattere mitologico e sfarzose volute rococò, fasce policrome e cornici, la sala si caratterizza per il leggero ballatoio che ne percorre, a metà altezza, le quattro pareti. Agli angoli, quattro aree accoglievano i cantanti nel corso dei ricevimenti. Di particolare rilievo “Il ratto di Elena” di Giuseppe Angeli; il giovane Paride solleva con slancio Elena avviandosi all’imbarco sulla nave pronta per salpare; due marinai reggono la cima, mentre altri tendono le vele. La composizione è ben articolata entro uno schema geometrico piramidale, il segno pronto e preciso sottolinea la dinamica della scena. Sulla parete di fronte è affrescato “Il sacrificio di Ifigenia” di Angeli, un dipinto impostato sulle diagonali, con le figure quasi fermate nel movimento, in attesa del comando della dea; Ifigenia campeggia al centro per la luminosità delle carni e delle vesti, pronta al sacrificio, mentre dal fondo avanza la cerva, pronta a sostituire la vittima. Sul soffitto in un cielo luminoso si svolge il tema della gloria, della vita che sorride dei Widmann e nel piacevole affresco”Diana con amorini” attribuita a G. Angeli, la dea è appena scesa dal carro fermato sulle bianche nubi, attorniato da simpatici amorini. In basso due putti reggono in volo un grande vaso ricolmo di fiori.
Incerta e dubbia è ancora oggi l’attribuzione di queste opere: il ciclo di affreschi, che trasforma questa «stanza delle feste» in un vero gioiello, veniva comunemente indicato, per tradizione, come appartenente al Tiepolo. È bene dire, però, che con la stessa generica attribuzione erano designati tutti gli affreschi più o meno settecenteschi della Riviera della Brenta. Nel 1931 gli affreschi furono assegnati dubitativamente al Guarana. Più recentemente, il Pallucchini nel 1960 propose l’attribuzione a Giuseppe Angeli. Ma, per l’abilità tecnica che si nota nella parte decorativa e per una verità quasi ingannevole di questi ornati dalla plasticità ben evidente, nonché dalla distribuzione coloristica e da alcuni motivi decorativi, si può sostenere che la decorazione spetti di diritto a Girolamo Mengozzi Colonna.

Sopra una breve scalinata dal disegno mistilineo al piano attico vi è il timpano curvo con lo stemma nobiliare centrale in ferro battuto e acroteri superiori. Le aperture che si hanno al piano superiore sono dotate di poggiolini con parapetti in ferro battuto, decorate nel sottodavanzale da marmorini e rilevate da cornici curvilinee.
La Barchessa, caratterizzata da un arioso portico, rivolto verso la villa, si sviluppa internamente attorno ad un cortile lastricato: l’ala a est ospitava le scuderie e il granaio, quella a sud-ovest gli alloggi per la servitù e la foresteria. La Barchessa ospita oggi una bellissima collezione di carrozze. A est, addossata al rustico, la chiesetta consacrata dove sono sepolte Elisabetta e Arianna Widmann.

A nord della villa si estende il parco ricco di piante, di cespugli e di fiori. Contro il verde dei pini si stagliano numerose statue in pietra tenera: dei, ninfee, amorini con le frecce, mute presenze rievocanti il mondo fiabesco della classicità. Sul lato destro, oltre il rusticale, si apre un ampio spazio delimitato dalla bassa costruzione delle serre. Qui si possono ammirare pavoni e altre specie di volatili. Qui vicino negli anni ’70 fu ricavata una piscina. A questo periodo risale anche la costruzione del grande lago, di una fontana monumentale e di nuovi viali.
Emozionante e indimenticabile questo piccolo gioiello incastonato tra Padova e Venezia, non spicca per la sua grandezza ma piuttosto per la maestosità della raffinatezza dei suoi interni e dei suoi viali. Una piccola perla in confronto alle altre, ma di eccezionale valore culturale, capace di lasciare senza fiato chi ci entra.

Villa Widmann Rezzonico Foscari

Indirizzo: via Nazionale 420

Apertura: aperta tutti i giorni, esclusi i lunedì non festivi, dalle 10.00 alle 16.30, ultimo ingresso biglietteria ore 16.00

Biglietti: biglietto intero 5.50€, ridotto 4.50€ (gruppi sopra le 20 persone, over 65, under 12, soci FAI, Touring e COOP). Possibilità di biglietto combinato con Barchessa Valmarana intero 9.00€, ridotto 8.00€

Sito: www.servizimetropolitani.ve.it

mail. villawidmann@servizimetropolitani.ve.it

Telefono +39 041 424973

Fax +39 041 4266560

Informiamo inoltre che nella Villa è presente, con orari sopra indicati, anche lo IAT Territoriale di Mira, servizio indispensabile al turista per informarsi, acquistare prodotti , e fruire al meglio il territorio della Riviera e del Miranese.

 

 

 

 

 

 

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