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Maurizio Crovato

Piccoli regatanti crescono

Sebastiano ha un sogno. Diventare un giorno un campione di voga alla veneta. 

La sua ambizione è di poter competere in Canal Grande con i campioni della voga, di solito gondolieri professionisti e guadagnare la bandiera rossa che nel corso della Regata storica, per secoli ad ogni prima domenica di settembre, viene consegnata ai vincitori. Sebastiano è un ragazzino veneziano di 11 anni, padre avvocato, madre impiegata, una sorella più grande. Non sogna smartphone, videogiochi o motorino,  ma una forcola e un remo da regata. Cose che capitano in una città fatata come Venezia. Sebastiano ha già vinto numerose regate riservate agli esordienti. La sua camera da letto è arredata con trofei e coppe. Chiede ai genitori se per Natale, voti a scuola permettendo, possa scrivere nella letterina dei regali i due oggetti del desiderio: remo e forcola. Diciamo subito che anche il più generoso Babbo Natale risponderebbe così: sono regali un po’ troppo impegnativi per la mia gerla. Sono oggetti dell’artigianato locale veneziano, forcoleri e remeri, questi i nomi antichi di una attività per fortuna non ancora estinta, impiegano diversi giorni per modellare con pregiati legni di noce e di faggio, i due manufatti per vogare. Ai sogni bisogna sempre credere e così un bel giorno avviene l’impensabile. Durante la presentazione del libro “Venezia è una regata” di Giorgio e Maurizio Crovato, con prefazione dello scrittore Tiziano Scarpa, nell’auditorium dell’Università Ca Foscari,  viene palesato al pubblico il sogno proibito di Sebastiano, regatante in erba. Nella sala si alzano immediatamente due mani. Sono quelle di Alessandro Mazzetto, ristoratore del Graspo de Ua a Rialto e Cesare Peris, presidente della Mutua società di carpentieri e calafati, i gloriosi arsenalotti. “Dite pure al ragazzo che ci pensiamo noi, dalla prossima stagione remiera Sebastiano vogherà con il suo remo e con la sua forcola!”. La cerimonia di consegna è avvenuta due mesi dopo presso il prestigioso ristorante di Rialto, con un padrino eccezionale, Palmiro Fongher, re del remo e vincitore di 12 Regate storiche. Tra Sebastiano e Palmiro, 70 anni di differenza, ma stessa passione passata e futura. “Caro Sebastiano – raccomanda il vecio Palmiro – sii sempre corretto in regata, furbizie e astuzie non devono mai trasformarsi in scorrettezze. Tu sei un ragazzo fortunato, puoi mantenere in vita tradizione, cultura e identità della tua città. Auguri”. Sebastiano è troppo emozionato per rispondere, tiene stretta la sua forcola, come fosse un neonato abbracciato alla sua mamma. Riferiscono poi le cronache che abbia dormito con la forcola sul cuscino del letto, per tutta la notte. Quante regate hai vinto questa notte caro Sebastiano?

di Maurizio Crovato

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