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Cultura

Colori, Sapori, Odori, Rimpianti…

Londra settembre 2012 230 Copia

Non so voi, ma io quando parto per un viaggio, assolutamente devo visitare il mercato del luogo… E’ come un museo all’aperto, è come un ristorante famoso, e cogliere un attimo, una foto davanti ad un’insegna, a della frutta, a colori, spezie, stoffe, cappelli, mercatini vintage…mi arricchisce dentro e mi fa volare con la fantasia.

La frutta, i pesci, i colori, i profumi, gli odori, le grida… ogni senso è soddisfatto quando si va al mercato…Non vi dico quando ho visto questo libro, Un mondo di mercati, con fotografie di Andrea Pistolesi… come vorrei aver fatto tutte queste foto e quindi aver visto tutti questi paesi e aver colto la cultura e tradizione del posto…

Dalla prefazione:
Tra i generi di attività  commerciale, il mercato è forse l’unica diffusa in tutto il mondo, dall’Occidente industrializzato alle più remote terre d’Africa e d’Oriente, dalle metropoli smisurate ai piccoli villaggi.
Ed è forse anche l’unica, fatto ancora più interessante, a mantenere in vita le sue versioni più primitive accanto alle evoluzioni in senso moderno e tecnologico. Offrendosi così come una sorta di stratificazione vivente, capace di regalare a uno sguardo curioso e attento immagini dense di forti contrasti e inediti accostamenti, dubbi, sorrisi, pensieri. Un po’ come il teatro, che non a caso è stato scelto come metaforico filo conduttore dell’opera.

La locandina: vetrine, insegne, esposizioni
Gli attori: I venditori all’opera e dietro le quinte
La scena: all’aperto, al chiuso, di notte, di giorno
Il prodotto: Carne, pesce, oggetti, frutta, animali
I comprimari: I clienti, le trattative, l’acquisto

Tra mille contrasti di forme, luci e colori, sorprendenti somiglianze accomunano, nei cinque continenti, oggi come ieri, le variopinte bancarelle di Ulaanbaatar, i moderni centri commerciali di Seattle, la frenetica borsa di Hong Kong e il central market di Calcutta: il mercato, luogo di scambi e d’incontro, di chiacchiere e di trattative, da sempre il cuore vivace di ogni comunità.

 

Ed è un viaggio sentimentale quello del romanzo Se consideri le colpe di Andrea Bajani, Einaudi.

Viaggio sentimentale di un figlio di madre assente, di madre scappata dall’Italia per la Romania.

A cercar fortuna e libertà per l’incapacità di farsi bastare il quotidiano. Come dare un senso al non senso di fuga di una madre, alla quale non potrà più chiedere perchè accompagnerà tristemente al cimitero? E un venditore di cornette da doccia…

“Poi me ne andavo in camera e depositavo il mio bottino sul tappeto. Era sempre più difficile trovare degli spazi liberi in cui mettere i souvenir che mi aveva portato senza coprirne qualcun altro.  Ce n’erano di ogni paese, di ogni angolo del pianeta, la mia stanza che viaggio dopo viaggio diventava il mappamondo della tua assenza quotidiana”

 

E si viaggia anche in  Gioventù – Scene di vita di provincia di J.M. Coetzee , Einaudi

Studia matematica a Città del Capo ma parte, per diventar poeta, a Londra.
È lì che abita l’arte. Non certo in Sudafrica.
Ma il sogno crolla miseramente ed ora, per lui, non c’è più futuro.

“Ci sono due, forse tre posti al mondo, in cui si può vivere la vita con la massima intensità: Londra, Parigi, forse Vienna. Ma per vivere a Parigi bisogna aver frequentato una di quelle scuole dell’alta società in cui s’insegna il francese.
Quanto a Vienna, è il posto dove gli ebrei ritornano a reclamare la loro primogenitura: positivismo logico, musica dodecafonica, psicoanalisi.
Rimane Londra, dove i sudafricani non hanno bisogno di circolare con i documenti
e la gente parla inglese. Londra sarà anche insensibile, labirintica e fredda, ma dietro le sue pareti impenetrabili ci sono uomini e donne che lavorano, intenti a scrivere libri, dipingere quadri, comporre musica. Si passa loro accanto per strada ogni giorno, senza
indovinarne il segreto, per via del famoso e mirabile riserbo degli inglesi”

 

Sulla strada di Jack Kerouac

Sal e l’amico Dean con la loro Ford scassata, il loro girovagare attraverso gli Usa, “coast to coast”, in autostop ed il loro vivere  “alla giornata”, rompono prepotentemente tutti gli ideali di vita tranquilla e programmata, un viaggio fisico e virtuale, rombi di motore, droghe ed abbandono ai piaceri.

 

Margherita Ruglioni

“Suggestioni letterarie e non solo… “ Un titolo per il dopocena? Una poesia che ti graffia l’anima? Una lettura leggera, un saggio, un fumetto. Le frasi di un altro, che ti appartengono come fossero state dettate dal tuo pensiero. Leggere è viaggiare, è incontrare, è non essere mai solo. Leggere è vita.  Nella rubrica ti darò solo qualche suggerimento… sta a te poi scegliere e scoprire gli intrecci.

Chi sono?

Tosco-Veneta, lavoro nella casa dei libri. Abito in una casa stropicciata, tra carte, parole e colori.
Creativa e spontanea, organizzo eventi culturali in biblioteca a Mestre, sono anche pubblicista e mi occupo di comunicazione. Leggo, scrivo, viaggio, amo. Adoro il buon cibo, il mare, la luce.
Quando posso sorrido. Penso, sì, penso molto.

margherita.ruglioni@gmail.com

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