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Odissea nelle Spezie

La Trota di Anita

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Adoro la trota… ci sono tantissimi modi per prepararla e dona sempre sapori sorprendenti.

Normale o salmonata è uno di quei pesci di acqua dolce che non deludono e si può anche essere sicuri della sua genuinità perché vive solo in acque pulite, comprese quelle d’allevamento, dunque garantisce qualità e naturalezza. Una sera mi stavo chiedendo come diavolo potevo cuocerla senza dover lavorarci molto perché avevo fame, era già tardi e pensavo a qualcosa di diverso dal solito. Per caso stavo al telefono con Anita e quando le ho detto il problema mi ha suggerito di fare così:

” La Trota di Anita ”

COSA SERVE

1 trota (una a persona), prezzemolo, aglio, sale, pepe, limone, olio evo, patate.

In una pentola ho fatto bollire l’acqua. Nel frattempo ho pulito bene la trota, ho tolto testa e coda e l’ho adagiata in un tegame abbastanza alto da poter essere coperta dall’acqua bollente. Ho messo il coperchio e l’ho lasciata sommersa per almeno mezz’ora. Intanto ho pelato un po’ di patate, le ho tagliate a tocchetti e le ho messe in forno con un filo d’olio evo. Ho tritato il prezzemolo fresco con l’aglio rosso privato della sua anima e l’ho posato in una terrina unito al succo di limone con un po’ di sale e pepe macinato. Quindi ho tolto la trota dall’acqua e l’ho ripulita togliendo la pelle e le lische facendo attenzione a non ridurla a pezzetti troppo piccoli perché è facile si sminuzzi. L’ho adagiata in un piatto, l’ho irrorata con la salsina e l’ho messa in frigo. Ho dunque tolto le patate dal forno, ho aggiunto un po’ di sale e ho preparato il piatto…

COSA BERE

Beh… l’abbinamento sembra quasi automatico. Un vino bianco fermo o un bollicine che possa accompagnare la leccornia con quell’accostamento privilegiato che il linguaggio olfattivo puntualmente regala. Provare il Magiöa Doc della vigna di Buranco, un cru nato dall’unione della vinificazione tradizionale delle Cinque Terre: macerazione alcolica con le bucce e la vinificazione a freddo in acciaio. Le tre varietà Bosco, Albarola e Vermentino regalano aromi freschi e persistenti. Per le bollicine andiamo in Franciacorta, a colpo sicuro con Majolini Brut 1994, affinamento sui lieviti di 10 anni. Sensuale e morbido con sfumature che vanno dal fumè alle note dolci e fruttate. 

La trota ringrazierà. Io invece ringrazio Anita.

Flavio Pedrotti Moser

La mia Rubrica è : ” Odissea nelle Spezie ” ! Siamo tutti diventati navigatori nello spazio culinario, alla ricerca di ricette  per languori sempre più esigenti.

Io ne ho provate di ricette, fusioni che molti cuochi non potrebbero immaginare, cibi e vini da convivio in fiamme al largo dei bastioni di Origano e ho visto microonde balenare nel buio vicino alle porte della cantina. Ecco dunque proporvi ricette trovate nelle sinuosità più oscure della esperienza enogastronomica…

e-mail : fp.rai.tv@gmail.com

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