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Piazza San Marco

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Piazza San Marco è una delle più belle e importanti piazze italiane, rinomata in tutto il mondo e cuore pulsante di Venezia.

È l’unico spazio urbano di Venezia che assume il nome di piazza, in quanto tutti gli altri spazi in forma di piazza sono propriamente definiti campi. Piazza San Marco ha la forma di un trapezio con una lunghezza di 175 metri, ha una larghezza di 57 metri sul lato minore dell’Ala Napoleonica e 83 mt. sul lato della Chiesa di San Marco.

Tutte le più importanti feste e celabrazioni, come il Carnevale si svolgono qui. Originariamente la piazza era più piccola, ma è cresciuta nel corso degli anni.

Già Napoleone definì la Piazza San Marco il più bel salotto di ricevimento d´Europa, visto che in passato la maggior parte dei visitatori entrò a Venezia dalla parte della Piazza San Marco, a due passi dall’approdo delle navi.

Cuore della città lagunare e luogo simbolo della Repubblica di Venezia, la zona monumentale di Piazza San Marco si compone di tre settori:   

-la Piazza propriamente detta, cioè la zona racchiusa fra le Procuratie Vecchie e Nuove e quelle “nuovissime ” , con uno sviluppo architettonico di rara suggestione sul complesso monumentale della omonima basilica e l’appena prospiciente, svettante, campanile di San Marco.   

-la Piazzetta o Piazzetta San Marco, propaggine meridionale antistante il Palazzo Ducale e la Libreria, accesso monumentale all’area marciana per chi proviene dal mare attraverso le due famose colonne fronteggianti il Bacino San Marco, sul quale si affaccia il molo di Palazzo Ducale, l’unica riva di Venezia che porti il nome di molo.   

-la Piazzetta dei Leoncini, propaggine occidentale a lato della basilica e prospiciente il Palazzo Patriarcale, così chiamata per le due statue di leoni accovacciati delimitanti l’area centrale sopraelevata.

LA STORIA 

La storia di Piazza San Marco è ormai ben più che millenaria. Anticamente Piazza San Marco non aveva quell’aspetto sontuoso che possiamo ammirare ai giorni nostri. Piuttosto che una piazza essa era un orto di proprietà delle monache di S. Zaccaria che fu donato al doge Giovanni Partecipazio I nell’829.

La Piazza San Marco originale era attraversata da un canale chiamato Rio Batario ed aveva alle sue estremità due chiese, a est una era dedicata a S. Teodoro (il primo santo patrono della città) ed un’altra a ovest era intitolata a S. Geminiano.

Solo all’inizio del IX secolo venne costruita in Piazza la Chiesa di San Marco, a seguito della traslazione del corpo dell’evangelista, trafugato ad Alessandria d’Egitto, nel 828.

Nel 976 l’intera zona, con la basilica e il palazzo, fu distrutta da un furioso incendio, ma già nel 978 una seconda basilica era stata edificata e il palazzo ricostruito. Nello stesso periodo il Doge Pietro I Orseolo fece costruire, in adiacenza del campanile, un ospizio per pellegrini malati e bisognosi, la cui forma è visibile nel quadro di Gentile Bellini, Processione in piazza San Marco. L’attuale basilica risale agli anni 1050-1094, con la terza fondazione dell’edificio. In tale epoca la piazza risultava ancora limitata dal rio Batario (al di là del quale sorgeva una chiesa dedicata a San Geminiano e più in là il brolo delle suore di San Zaccaria) e dal bacino di Palazzo, a testimonianza del quale permane tutt’oggi, sul lato della basilica rivolto verso la piazzetta, un’antica porta d’acqua murata, quel che resta di un accesso rivolto all’acqua tipico degli edifici veneziani.

Nel 1156, sotto il dogado di Vitale II Michiel, il rio Batario venne interrato, presto seguito dall’interramento del bacino antistante il Palazzo Ducale, dove venne realizzata la Piazzetta.

Nel 1172, sotto il dogado di Sebastiano Ziani, la piazza venne ulteriormente ampliata per far posto a nuovi edifici monumentali: la chiesa di San Geminiano fu spostata al limitare della nuova piazza San Marco e furono inoltre poste due enormi colonne granitiche (provenienti da Costantinopoli) fronteggianti il molo, quale monumentale accesso all’area marciana. Sopra una colonna fu posto il leone alato simbolo di San Marco e sull’altra fu collocata la statua raffigurante San Teodoro, primo patrono di Venezia. Nacque in questo modo un’area suddivisa in due piazze, l’una dinnanzi la Basilica, l’altra a completamento del Palazzo e via trionfale d’accesso dall’acqua.

Piazza San Marco fu inoltre selciata con dei mattoni disposti a spina di pesce circa cento anni dopo la morte del doge Ziani mentre fu lastricata con gli attuali masegni durante il dogado di Alvise III Sebastiano Mocenigo, nel corso del XVIII secolo.

Nel 1204 la conquista di Costantinopoli con la Quarta Crociata fornì ai veneziani un fiume di marmi ed opere d’arte con cui decorare la basilica e la piazza. In questa occasione giunsero i Cavalli di San Marco, posti a coronamento della basilica, e il gruppo dei Tetrarchi, attualmente sull’angolo del Tesoro, presso la Porta della Carta di Palazzo Ducale.Tra il 1301 e il 1442, con una continua e massiccia serie di lavori, Palazzo Ducale perse progressivamente il suo aspetto militare sino ad assumere l’attuale conformazione.

Tra il 1495 e il 1517 furono invece erette le Procuratie Vecchie e la Torre dell’Orologio, mentre contemporaneamente si procedeva allo sgombero di tutti gli orti e i magazzini ancora presenti nell’area della piazza.

Il Sansovino fu il grande rinnovatore della piazza trasformandola da spazio ancora gotico in un magnifico esempio di classicità romana, imprimendo così uno sviluppo culturale all’area marciana e all’intera città. Tra il 1536 e il 1540 quest’architetto realizzò l’edificio della Libreria e la Loggetta ai piedi del campanile.

Tra il 1582 e il 1640, completata la demolizione dell’ospizio Orseolo fu la volta delle Procuratie Nuove.

Nel 1722 vennero sistemate le due statue della Piazzetta dei Leoncini. Del 1723 è invece l’attuale pavimentazione in trachite euganea della cava della Rocca di Monselice, nel padovano, a fasce laterali in marmo bianco, progetto di Andrea Tirali.

È infine nel 1807 che la dominazione napoleonica procedette alla demolizione della chiesa di San Geminiano e all’edificazione dell’ Ala Napoleonica (detta anche Palazzo Reale o Procuratie Nuovissime), dando al complesso dell’area marciana l’aspetto definitivo.

L’ARCHITETTURA DI PIAZZA SAN MARCO

Ci sono cinque porte di ingresso alla piazza, che sono decorate con sculture. Nella porta centrale ci sono tre grandi archi. Nel primo arcone ci sono figure. Nel secondo ci sono segni zodiacali. Nel terzo, rappresentazioni di lavori tipici di Venezia.

Il monumento principale della piazza è la basilica di San Marco, assieme al campanile che è stato costruito nel 1500, alto 100 metri e alla cui sommità si scorge l’angelo dorato che si muove e indica la direzione del vento.

Piazza San Marco era il centro della vita politica, perchè nel quarto secolo fu costruito il Palazzo Ducale quando il Doge decise di spostare lì la sua rsidenza. C’è anche una capella privata per il doge. Sull’altro lato ci sono le Procuratie Vecchie. Questo è il palazzo dove abitavano i nove più impotanti magistrati della città.

Nel 1600, le procuratie diventarono botteghe di caffè: nel 1700 se ne contavano ben 24!

 

Piazza San Marco resta oggi un gioiello incastonato tra le acque della laguna veneziana. Sorge trionfale agli occhi di chi le passa di fronte. Patrimonio dell’umanità come tale deve andare rispettato e preservato. Fragile perla, come tutta Venezia, testimonianza dello splendore della Serenissima che fu e che dev’essere tutt’oggi.

Di Giorgia Zatta

Fonti: http://www.ambrit-rome.com/clasproj/ifl/gita/gitaellasarah.html
http://www.innvenice.com/Piazza-San-Marco.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Piazza_San_Marco

 

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