Il 21 Novembre è una data profondamente sentita dai veneziani: si celebra la Festa della Madonna della Salute, una delle ricorrenze più amate e simboliche della città.
Ogni anno, il Doge si recava in processione con la Signoria al seguito, attraversando un ponte di barche fino alla Basilica di Santa Maria della Salute.
Era il compimento di un voto solenne fatto dalla Serenissima per chiedere la fine del terribile morbo della peste che devastò Venezia nel 1630.
Quella che i veneziani chiamavano “morte nera” colpì duramente tutta l’Italia settentrionale — un’epidemia ricordata anche da Alessandro Manzoni nei Promessi Sposi.
Si trattava della peste bubbonica, la forma più feroce, giunta in città probabilmente da Mantova.
Le cronache dell’epoca raccontano di oltre ottantamila vittime in soli 17 mesi nel centro di Venezia.
Il Senato veneziano decretò allora che, se il flagello si fosse placato, sarebbe stato costruito un tempio votivo dedicato alla Beata Vergine della Salute, e che il Doge avrebbe reso omaggio alla Madonna ogni anno, in segno di riconoscenza.
Tra gli undici progetti presentati, fu scelto quello dell’architetto Baldassare Longhena, che purtroppo non vide terminata la sua opera: la Basilica della Salute fu consacrata il 9 novembre 1687.
Da allora, ogni 21 novembre, le rive del Canal Grande vengono collegate da un ponte votivo di barche, per permettere ai fedeli di raggiungere la chiesa e partecipare alla solenne processione.
Oggi come allora, la Festa della Salute è un momento di fede, memoria e comunità.
Le celebrazioni si aprono con l’inaugurazione del ponte votivo, seguita dalla processione guidata dal Patriarca di Venezia e da una folla di fedeli in preghiera.
Durante le ore di maggiore affluenza, la riva di fronte alla basilica, affacciata sul Canal Grande, si riempie di persone e di bancarelle di ceri votivi da portare in offerta alla Vergine.
All’interno della basilica, gremita di fedeli, si rende omaggio alla Madonna col Bambino posta sull’altare maggiore.
Negli ultimi anni, anche la città partecipa in modo spettacolare: la sera del 20 novembre, la basilica e i palazzi che si affacciano sul Canal Grande si illuminano di luce rossa, creando un’atmosfera solenne e suggestiva.
E fuori dalla chiesa, la festa continua: tra banchi di dolciumi, mele caramellate, frittelle e palloncini colorati, grandi e piccoli condividono la gioia di una tradizione che unisce fede, storia e sapori veneziani.
✨ È un’occasione unica per vivere Venezia nel suo spirito più autentico, avvicinarsi al cuore dei suoi abitanti e scoprire la profonda devozione che lega la città alla Madonna della Salute.
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