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Palazzo Mastrelli o del Cammello

Detto “del cammello“, per il rilievo posto sulla facciata, è questo uno dei palazzi di maggior fascino a Venezia.

cammelloSi trova nelle vicinanze della Madonna dell’Orto e si tramanda che fosse anticamente appartenuto a tre fratelli mercanti, giunti dalla Morea a Venezia nel 1112 : Rioba, Sandi e Afani, i tre fratelli venivano dalla Morea, capite bene che il cognome a loro affibbiato, altro non era che un soprannome dato dagli stessi veneziani (Mastelli=catini) per indicare la quantità di denaro di cui erano provvisti. Le statue dei tre fratelli sono tutt’oggi visibili vicino all’entrata del palazzo, in Campo dei Mori.che poi adottarono il cognome Mastelli. Tradizionalmente vengono identificati nelle quattro figure marmoree in Campo dei Mori. La statua del cammello (ecco il perché viene chiamato Palazzo del Cammello), rappresenta un quarto personaggio, un servitore. La leggenda racconta che, in realtà, le statue siano proprio i tre fratelli pietrificati per colpa della loro disonestà. Una donna, un giorno, si recò dai tre fratelli poco dopo aver ricevuto in eredità dal padre un negozio, nel quale voleva esporre e vendere stoffe pregiate, i tre Mori fiutarono l’affare pensandola inesperta e le offrirono del materiale scadente. La donna, smascherato l’inganno, li pagò con delle monete nominando il nome di Dio, e nel momento in cui i tre fratelli le presero in mano si trasformarono in statue.Secondo la storia furono trovati dal servitore il giorno seguente.

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In questa zona la famiglia Mastelli possedeva altre proprietà ma questo palazzo è l’unico rimasto in buone condizioni. Il prospetto sul rio è il risultato di molte contaminazioni intervenute dopo la sua originaria costruzione che deve essere datata nel corso del dodicesimo secolo: il piano superiore conserva forme gotiche mature nel finestrato e nel balcone d’angolo; si notano anche frammenti di fregi e patere bizantine (sec. XIII°); la trifora del primo piano non è gotica ed il balcone è rinascimentale; il cornicione alla base del palazzo, in pietra d’Istria e broccatello rosa di Verona, è ornato da rilievi a fogliami e fiori di tipo bizantino; una parte di un’ara romana fa da colonna nella finestra d’angolo del primo piano, con archi non più gotici ma a tutto sesto, che l’anziana signora della casa accanto ingentilisce ornandola con piante di basilico, ortensia e gardenia.

Successivamente aprirono un fondaco dove commerciavano spezie “All’Insegna del Cammello”, in seguito trasferirono la sede e gli affari nell’entroterra veneto dove si estinsero nel 1620, quando morì l’ultimo discendente, un certo Antonio Mastelli.

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