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Odissea nelle Spezie

Fiori di zucca ripieni

Fai come vuoi ma fallo bene. È una regola a cui nessuno può prescindere quando si ha a che fare con la propria operosità, qualsiasi sia.

Pure l’impiegato delle poste dovrebbe adottarla e rispettarla. Anche la segretaria di qualche ente che accoglie una clientela. Anche l’infermiere del pronto soccorso e la bibliotecaria. Un musicista che sceglie di fare una cover deve metterci l’anima e lo chef che dispone la cover di una ricetta ci metta l’animo. Fallo bene, accidenti! Se vuoi fare i fiori di zucca ripieni, qualsiasi sia il ripieno, vedi di farlo che piaccia. Deve essere buono, insomma. Nicoletta li preferisce al forno perché fritti, dice, pur essendo squisiti, rischiano talvolta di molestare il pancino…

FIORI DI ZUCCA RIPIENI

COSA SERVE

Fiori di zucca,100 gr di alici sott’olio, 200 gr di formaggio fresco, 50 gr di gorgonzola dolce al cucchiaio,1 uovo, pangrattato, pepe nero macinato. PER LA CREMA: 600 gr di zucca, 200 gr di patate, brodo vegetale, 2 cipolle, pepe, sale, 30 gr. di burro, olio evo, 2 spicchi d’aglio rosso di Sulmona, erbe provenzali.

COME FARE

Al forno, variante preferita di Nicoletta, è ormai un cult. Ho rimosso il picciolo da ogni fiore di zucca, tolto il pistillo interno, sciacquato i fiori sotto l’acqua con prudenza per non romperli e asciugati delicatamente con carta assorbente. Ho preso quindi il fiore di zucca, formato una specie di scarsella e farcito con il formaggio fresco, un po’ di gorgonzola e alici sott’olio. Ho riempito il fiore completamente senza però premere per non rovinare la forma e non rischiare la spaccatura.

Ho passato dunque i fiori prima nell’uovo sbattuto e poi nel pangrattato, fissando leggermente l’ impanatura. Ho disposto i fiori su una teglia foderata di carta forno con le punte verso l’esterno e le aperture verso l’interno, due a due vicini vicini evitando così che il ripieno non coli durante la cottura. Li ho lasciati riposare per circa 20′ e poi ho infornato a 200° per 10-15 minuti, fino a quando i fiori non hanno preso un po’ di colore.

Nel frattempo ho preparato la crema di zucca: ho tolto la buccia e i semi, tagliato la polpa di zucca a pezzetti, sbucciato le patate e tagliate anch’esse a quadratini. Ho sbucciato le cipolle, tritate finemente e soffritte in una pentola con burro, olio d’oliva e aglio schiacciato. Ho poi aggiunto i pezzetti di polpa di zucca e le patate. Ho mescolato e lasciato ammorbidire. Ho quindi aggiunto a poco a poco il brodo vegetale, unito le erbe aromatiche provenzali e lasciato cuocere per circa 25-30 minuti a fuoco dolce. Ho infine passato la crema al minipimer, aggiunto sale alle erbe, del pepe macinato fresco e un filo di olio extravergine d’oliva. Ho quindi staccato delicatamente i fiori di zucca uno dall’altro, adagiati sulla crema e serviti subito.

Nicoletta nel frattempo aveva finito di leggere una rivista di arredamento, si è seduta a tavola e sorridendo felice ha esclamato: “sembra buona questa cosa“… Questa cosa??? Va beh.

COSA BERE

L’altra sera vado a trovare Paolo Milani a Palazzo Roccabruna in buona compagnia e alla fine, dopo aver assaggiato vini rapsodici, mi vedo regalare uno spumante che neanche starei a descrivere: Trento Doc Flavio 2006

Attratto dal nome non ho resistito a immaginarlo incantevole e dunque l’ho stappato per i fiori di zucca. Nicoletta l’assaggia e ad occhi chiusi sussurra: intenso, elegante con note di agrumi, albicocca e pesca gialla. Crosta di pane e fiori bianchi. Sapore pieno, fragrante, ben bilanciato con aromi di nocciola, lievito e miele. Sì, va beh, perlage estremamente fine, aggiungo io. Proprio così, conclude lei. Lo fa apposta. Si prepara e poi recita che è una meraviglia. Però ci azzecca sempre… é un amore.

Ai piedi delle Dolomiti, dove lo Chardonnay esprime al meglio il suo carattere fresco e fruttato, Rotari Flavio è una particolare Riserva prodotta in purezza da uve raccolte e selezionate a mano e provenienti dalle zone collinari sopra i 350 m. a nord di Trento. Rotari Flavio nasce in memoria del re longobardo Rotari, che assunse storicamente il titolo onorifico di “Flavio” per richiamare il prestigio imperiale romano e bizantino. Mi sento un Re.

Flavio Pedrotti Moser

Flavio Pedrotti Moser
Flavio Pedrotti Moser

La mia Rubrica è : ” Odissea nelle Spezie ” ! Siamo tutti diventati navigatori nello spazio culinario, alla ricerca di ricette per languori sempre più esigenti.
Io ne ho provate di ricette, fusioni che molti cuochi non potrebbero immaginare, cibi e vini da convivio in fiamme al largo dei bastioni di Origano e ho visto microonde balenare nel buio vicino alle porte della cantina. Ecco dunque proporvi ricette trovate nelle sinuosità più oscure della esperienza enogastronomica…

Chi sono :

Trentino, si laurea a Bologna in Pedagogia con indirizzo Arte Musica e Spettacolo. Programmista regista della Rai cura e realizza servizi radiofonici e televisivi con particolare attenzione per la cultura e per eventi e manifestazioni dell’enogastronomia. Crea diversi documentari con escursioni nelle ricette regionali e per Linea Verde e Uno Mattina realizza numerosi servizi televisivi. Pubblica per la Demetra-Giunti due libri di cucina sperimentando e rivisitando ricette e abbinamenti.

e-mail : fp.rai.tv@gmail.com

https://www.facebook.com/coverwine/

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