L'articolo Andar per Bàcari a Venezia proviene da Venezia Eventi.
]]>Può capitare anche di dirlo a chi ci è già stato, nel qual caso è probabile notare un guizzo di luce nei suoi occhi, come un flash di bei ricordi, seguito poi da uno sguardo nel vuoto, di qualche secondo, indice di un po’ di polvere di nostalgia.
Si, perché questa curiosa espressione descrive in un attimo un’esperienza particolare e molto gradita da tutti.
Letteralmente “andar per bàcari” significa passeggiare per la città di Venezia e fare una sosta in uno o più locali tipici veneziani, per bere un bicchiere di vino e mangiare qualche tipicità locale.
<È una cosa che si può fare ovunque>, è l’obiezione che sorge spontanea <si esce con gli amici, magari il venerdì o il sabato sera e ci si ferma a prendere un aperitivo in qualche locale, è una cosa che viene naturale e si può fare in qualunque città o paese>.
È vero, ma in un luogo magico come Venezia, tutto si trasforma e diventa particolare e notevole .
Il primo elemento speciale è la passeggiata per le calli e i campielli della città, che sono intrisi di storia e leggende, e che quindi rappresentano essa stessa un’esperienza unica.
Il secondo elemento è la tipicità dei locali: i “bàcari”. Pare che il nome sia legato alla figura di Bacco, il dio del vino e della festa, e ci sembra assolutamente plausibile dato che quando si entra in un bàcaro ci si immerge in una particolare atmosfera di gioia, di festa e di spensieratezza.
Il terzo importantissimo elemento è il bicchiere di vino. A Venezia si chiama “ombra”, che una volta indicava specificamente un bicchiere di vino rosso ma che oggi si riferisce in generale a vino della casa. La leggenda narra che si chiama così perché in piazza San Marco si seguiva l’ombra del campanile per mantenere fresco il vino, ma non credo che esistano testimonianze a riguardo.
Piuttosto sembra più probabile che questa “ombra” sia un modo per indicare una quantità ridotta, più piccola del solito.
Attualmente lo Spritz è la scelta più praticata dai clienti dei bàcari, e c’è la possibilità di scegliere tra almeno cinque diverse varianti.
Il calice di Prosecco in ogni caso resta intramontabile, fresco e piacevolmente frizzante, si accompagna bene ai cicchetti veneziani.
Infatti le vetrine dei banchi dei bàcari, ricolme di colorati ed invitanti cicchetti, catturano subito l’occhio del cliente che trova difficile resistere alla tentazione di assaggiarne almeno uno.
Cosa sono i cicchetti? La derivazione dal latino “ciccus” ci fa intuire subito che si tratta di piccole quantità di cibo, di assaggi, di prelibati bocconcini.
Ogni locale ha la sua specialità, le proposte sono moltissime, col tempo sempre più ricercate, elaborate e deliziose.
Tutti frequentavano i bàcari, fin dall’antichità. “Andar per bàcari”, voleva dire fare una pausa sulla via del ritorno a casa, prendersi un momento per vivere il vicinato, incontrare gli amici e scambiare due parole, per tenersi aggiornati sui fatti del giorno e dare il tempo a casa di preparare la cena.
Era un’usanza popolare, praticata abitualmente, che prevedeva il vino della casa e il cicchetto del giorno, a base di ingredienti poveri, come il mezzo uovo sodo con l’acciuga o la cipollina, oppure la fettina di polenta condita col sugo del giorno prima.
Oggi invece quest’espressione assume un significato diverso. Per lo più chi dice di andare a bàcari è un “foresto”, cioè un “non veneziano”, che parte apposta da casa per fare un’esperienza speciale, spesso in occasione di una festa o in concomitanza con una vacanza.
Ecco che quindi scatta la ricerca del bàcaro migliore, al principio il più tipico, poi man mano il più ricercato. I cicchetti quindi non sono più a base di ingredienti semplici ma vengono rivisitati, ri-interpretati con sapori ed abbinamenti sempre più nuovi e particolari.
Tutto si evolve, tutto cambia, anche l’atmosfera, che passa, da locale ed intima, ad internazionale e godereccia.
Rimane sicuramente il gran piacere di un momento dedicato alla spensieratezza e al convivio, che sono aspetti della vita che fanno sempre bene all’anima.
Per chi volesse andare a bàcari e ha bisogno di indicazioni può consultare la prima e unica “Mappa dei Bàcari on-line” di Veneziaeventi.com, dove sono geolocalizzati, i locali più tipici e genuini del momento.
Per chi invece non avrà a breve l’occasione di andare a Venezia a fare quest’esperienza, ecco qui di seguito una ricetta facile e sfiziosa di un tipico cicchetto da provare a casa, nell’attesa di colmare di persona a questa lacuna esperienziale.
La ricetta è tratta dal libro “Il Cicchettario” (On Demand Editions) scritto da Alessandra De Respinis, moglie di Lino originario della campagna veneta che alla fine degli anni ’40 venne a Venezia e iniziò l’attività in un bacaro.
Cicchetto Acciughe e Cipolline:
Questo cicchetto appartiene alla tradizione veneziana e non è mai mancato sul banco del Bottegon dal 1945, quando la famiglia di mio marito rilevò l’antica enoteca Schiavi che oggi gestisco con i miei figli Paolo, Piero e Tommaso.
Richiede solo due ingredienti: un’acciuga sott’olio e una cipollina sott’aceto infilzati insieme con uno stuzzicadenti. Non solo si prepara in un lampo, ma si mangia in un baleno. Ricordatevi infatti che a Venezia il cichéto si mangia in piedi, tra una chiacchiera e un’ombra di vino.
E a proposito di ombre, suggerisco di abbinarlo a un bicchiere di vino bianco secco e fruttato.
di Cristina Bernardi
La mia rubrica si intitola “… appena torno a Venezia …” perché è difficile starle lontana!
Parlerò di tutto ciò che vedo, che scopro, che imparo sulla città, con semplicità, proprio come fosse la prima volta che ci vado, come fossi … una marziana attirata dal luccichio dello splendore di una stella nel cosmo … la Serenissima.
E se volete vengo da voi, per parlarne, per accompagnarvi, per raccontarvi …..
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]]>L'articolo Tour Street Art a Venezia: M9 “Banksy Painting Walls” + Bacaro proviene da Venezia Eventi.
]]>Le date dei Tour sono i seguenti: 30 Marzo e 13 – 27 Aprile 18 Maggio 1 Giugno 2024
( Se non trovate le date nel nostro carrello e siete interessati a fare il Tour, potete contattarci a info@veneziaeventi.com )
Il Tour avrà inizio alle ore 15.00 in Campo dei Tolentini, vicino al Bacareto da Lele e finirà verso le 17.00 in zona Rialto, dove potrai continuare a esplorare la meravigliosa Venezia in autonomia.
– Tour della Street Art a Venezia, dove andremo a vedere l’altra opera di Banksy, “Il bambino migrante”, e altre opere di altri Street Artist che potete trovare nella nostra Mappa della Street Art a Venezia. Durante il percorso, ci fermeremo in un tipico Bacaro per degustare un cicchetto e uno Spritz o Prosecco, il tutto in un’atmosfera conviviale e divertente.
– Da fare in autonomia entro il 2 Giugno 2024.
Ingresso al Museo M9 di Mestre, dove potrai ammirare la nuova Mostra “Banksy Painting Walls”, che racconta la storia e le tecniche di Banksy attraverso le sue opere più significative e provocatorie.
Il costo del Tour è di 30 € a persona e include:
• Ingresso al Museo M9 Mostra di “Banksy Painting Walls”
• Tour con la guida a Venezia
• Sosta in un Bacaro e degustazione di un Cicchetto e uno Spritz o Prosecco o analcolico
Il Tour è a numero chiuso.
Per acquistare il Tour, clicca su questo LINK
Se vuoi organizzare un TOUR PRIVATO, contattaci via mail a: info@veneziaeventi.com
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]]>L'articolo Tour Ghetto, Cicchetti e … Marco Polo proviene da Venezia Eventi.
]]>Il costo del Tour è di 30 € a persona e include:
• Accompagnatore turistico che vi racconterà aneddoti e storie di Venezia.
• Sosta in un Bacaro e degustazione di due Cicchetti e uno Spritz o Prosecco o analcolico
Il Tour è a numero chiuso.
Link per acquistare il Tour https://www.veneziaeventi.com/ticket/
Se sei un appassionato del buon cibo e desideri vivere un’esperienza autentica con amici, colleghi o chiunque tu preferisca, non esitare a partecipare a un Bacarotour.
Per informazioni : info@veneziaeventi.com
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]]>L'articolo Il Corno Dogale e la fugassa simboli della Pasqua nella Serenissima proviene da Venezia Eventi.
]]>Una sorta di corona reale di origine bizantina che una volta impreziosito con gemme, perle ed oro, diventava “Zogia” .
Ovvero il corrispondente veneziano di gioia, proprio per indicarne la preziosità che diventava ancora più regale se si pensa che per confezionarlo venivano arruolate le pie monache di San Zaccaria e offerto al Doge nella sua visita Pasquale alla chiesa. Giorno grandemente atteso per vedere la sfilata patrizia del Doge e del seguito di nobili e maggiorenti ma anche per festeggiare finalmente il giorno dedicato alla resurrezione del cristo e quindi dello spirito ma anche della carne, dopo i magri giorni della quaresima. Così a Venezia scoppiava un trionfo di sapori che alla fine culminavano con la porzonatura della fugassa. Dolce pasquale inventato ben prima di quel che racconta la storia moderna sulla colomba “fabbricata” dalla Motta, negli anni trenta, grazie all’ingegno di Dino Villani. Uomo marketing del secolo scorso che sicuramente doveva conoscere la carica magnetica della tradizione veneziana e veneta di addentare un soffice dolce a conclusione dei banchetti del giorno di Pasqua ma anche di Pasquetta.
A questo punto, per il vostro spirito e la sete di cultura vi suggeriamo una visita al Museo Correr dove risulterebbe esserci ancoro un esemplare di Corno Dogale indossato dal Doge nel giorno di Pasqua mentre per la cura del vostro corpo, più in particolare del piacere del palato eccovi la ricetta pressochè originale della Fugassa Pasquale:
INGREDIENTI PER 4 PERSONE
500 g di farina 00 – 150 g di burro – 200 g di zucchero – 6 uova – 25 g di lievito di birra – la scorza di 1 arancia – 1 pezzetto di cannella – 2 chiodi di garofano – 1 bustina di vaniglia – 1 bicchierino di vino marsalato o marsala -Acqua -1 pizzico di sale
Per la decorazione: 30 g di mandorle e 3 cucchiai di granella di zucchero
PREPARAZIONE
Si mette a macerare per un giorno la scorza d’arancia tagliata a pezzetti nel marsala, assieme ai pezzetti di cannella e ai chiodi di garofano. Poi si impastano i 150 g di farina con il lievito sciolto in mezzo bicchiere di acqua tiepida, fino ad ottenere un impasto morbido. Si lascia lievitare in un luogo tiepido coperto da un tovagliolo, fino a che non raggiunge il doppio del suo volume.
Su una spianatoia si impasta metà della farina rimasta con metà zucchero e metà burro, 3 uova e un pizzico di sale e si unisce , se necessario, un po’ d’acqua tiepida per un impasto ancora più morbido, Si umisce la pasta precedentemente lievitata e si lavoro il tutto molto a lungo per ottenere un composto consistente. Si mette l’impasto in una terrina coprendolo con un tovagliolo e si lascia lievitare per altre due ore. Passato il tempo per la lievitazione si ripete il medesimo procedimento incorporando mano a mano gli ingredienti rimasti.
Alla fineva unita l’infusione di spezie filtrata e si impasta il tutto fino a quando la pasta non si attacca più alle dita. Fatto questo si lascia riposare il tutto ancora per due o tre ore in modo da far lievitare ulteriormente l’impsto. Si dispone la pasta su una teglia rotonda, con i bordi alti, rivestita da carta da forno, si cosparge con le mandorle, precedentemente pelate e tagliate a metà nel senso della lunghezza, la granella di zucchero e un po’ di zucchero a velo.
Si mette in forno caldo, 180 ° C, per circa 30 minuti e una volta trascorsa quest’ultima mezz’ora si togle dal forno e si lascia raffreddare.
Va detto che un tempo era abitudine inzupparla nel vino dolce e non volendo spingersi tropo lontanoda Venezia il suggerimento va a un Moscato Giallo Fior d’arancio che oltre che nella versione pasita si po’ trovare anche secco o con le bolicine : ideale per brindare alla Pasqua.
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]]>L'articolo Mappa della STREET ART a Venezia proviene da Venezia Eventi.
]]>Da Marzo 2024 organizziamo i Tour della Street Art a Venezia in collaborazione con il M9 – MUSEO DEL ‘900 e la Mostra di Banksy.
Alla fine dell’articolo, potete trovare la MAPPA STREET ART VENEZIA con le opere di artisti come Banksy, Nello Petrucci, Lediesis, Blub, Ache 77, Bronik, Exit Enter, Reveracidade, e Tona_one
Iniziamo a conoscere gli artisiti presenti nella Mappa
Banksy, l’artista enigmatico e provocatorio, è uno dei maggiori esponenti della street art. La sua vera identità rimane avvolta nel mistero, e questo contribuisce al suo fascino. Le sue opere sono spesso cariche di satira e affrontano temi come la politica, la cultura e l’etica. Utilizzando la tecnica dello stencil, Banksy crea murales di critica sociale e politica che appaiono su strade, muri e ponti in tutto il mondo.
https://www.nellopetrucci.com/
Nello Petrucci, vive e lavora tra Pompei e New York City. Petrucci si specializza in pittura, scultura e collage, utilizzando anche la tecnica dell’halftone. Le sue creazioni sono potenti e spesso trasmettono un forte impegno sociale.
Titolo opera
Gli innamorati.
Goldoni che lancia like in un cartone dove vi è scritto nice picture, sad generation.
Lediesis, sono artiste, rigorosamente anonime, stanno tappezzando le città italiane con eroine strabordanti di emancipazione, indipendenza e consapevolezza. Le loro creazioni sono un inno alla forza delle donne e alla loro capacità di ispirare il cambiamento.
http://www.instagram.com/lediesis/
Blub, è un talentuoso street artist fiorentino che sta guadagnando notorietà grazie alle sue opere della serie “L’arte sa nuotare”. In queste creazioni, Blub raffigura alcune delle opere d’arte più celebri immerse nell’acqua, con i personaggi indossanti maschere da sub. Questo simbolico gesto rappresenta la resistenza durante momenti di crisi, quando dobbiamo “galleggiare” e imparare a nuotare.
http://www.instagram.com/blub_lartesanuotare/
Ache77, classe 1991, è un urban artist fiorentino, originario della Romania. Da sempre sperimenta, provoca, ascolta e cerca il dialogo con l’esterno. Le sue maschere normografiche, quasi rituali, sono forgiate con la tecnica dello stencil e ri-significano nell’uso del colore e delle variazioni cromatiche, nella scelta della superficie e nello stato d’animo che l’immagine traspone. L’incisione diviene dunque un mantra, una pratica meditativa in movimento, l’inizio di un intimo viaggio che, dallo studio, raggiunge la strada. Ache77 si mette a servizio della comunicazione non verbale per attrarre, smarrire, penetrare lo sguardo dello spettatore, renderlo interprete e rigeneratore dell’immagine stessa.
Bronik, l’artista peruviana, ha portato il suo stile colorato a Barcellona, e le sue opere sono spesso visibili in città. Utilizzando una vasta gamma di tecniche di street art (come spray, adesivi, stencil e tag), Bronik è una figura attiva nella scena artistica femminile di Barcellona. La sua arte, spesso caratterizzata da donne blu, copre porte, grate e pareti decadenti, portando freschezza e poesia alla città
http://www.instagram.com/bronikart/
Exit Enter, l’artista toscano, ha portato la sua creatività e il suo stile unico a Firenze e oltre. Nato nel 1990, Exit Enter ha iniziato a disegnare fin da bambino e ha coltivato la sua passione all’Accademia di Belle Arti di Firenze. Da allora, si è dedicato completamente all’arte di strada, creando opere che trasmettono un delicato senso di libertà, ribellione e dolcezza
https://www.instagram.com/exit.enter.k/
Il lavoro di Veracidade è molto versatile, da più di un decennio sviluppa due progetti o serie creative chiamate; Immagine e Cartograffiti. Il suo percorso nell’arte inizia nel 2000 e come artista si è cimentato nel campo della didattica, dei graffiti, del muralismo, della performance, delle installazioni, oltre ad essere un vero giramondo, portando le sue opere in ogni angolo del pianeta.
/www.instagram.com/reveracidade/
http://www.instagram.com/tona_one/
Per realizare questa Mappa delle opere di Street Art a Venezia, ci abbiamo dedicato un mese.
È stato un divertente progetto madre-figlio, di Maria Botter e Simone Rossi di Veneziaeventi.
Se desiderate segnalarci altre opere, potete farlo inviandoci una mail a info@veneziaeventi.com o tramite WhatsApp al numero +39 3474447717
Maria e Simone Botter
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]]>L'articolo Cena in Abiti d’Epoca a Venezia proviene da Venezia Eventi.
]]>Ecco il programma dettagliato dell’evento:
Inoltre, sono disponibili alcune opzioni extra:
Nota importante: La Cena in Abiti d’Epoca è organizzata tutto l’anno, non solo durante il Carnevale!
Questo evento esclusivo è perfetto per anniversari, promesse di matrimonio, compleanni e matrimoni.
Inoltre, è realizzato in collaborazione con un noto Atelier di Venezia.
Richiedi informazioni e preventivi gratuiti a: info@veneziaeventi.com
#CenaInAbitiDEpoca #VeneziaRomantica #GiacomoCasanova #VeneziaEventi
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]]>L'articolo Biennale d’Arte di Venezia 2024 “Stranieri Ovunque” proviene da Venezia Eventi.
]]>Durante la mostra, verrà affrontato il tema degli artisti stranieri, tra cui immigrati, espatriati, diasporici, émigrés, esiliati e rifugiati. In particolare, si parlerà di coloro che hanno attraversato i confini tra il Sud e il Nord del mondo. La produzione artistica di questi individui costituirà il Nucleo Contemporaneo dell’Esposizione. Inoltre, la mostra presenterà un Nucleo Storico, composto da opere del XX secolo provenienti dall’America Latina, dall’Africa, dall’Asia e dal mondo arabo.
Fino al 21 marzo 2024 è possibile acquistare online al seguente link: https://www.labiennale.org/it/arte/2024/ informazioni#tickets i biglietti per visitare la Mostra alla speciale tariffa
BIGLIETTI A INGRESSO UNICO
Intero 25€* anziché 30€ (valido per un solo ingresso alla sede dei Giardini e un solo ingresso alla sede dell’Arsenale)
Studenti/under 26 12€* anziché 16€ (valido per un solo ingresso alla sede dei Giardini e un solo ingresso alla sede dell’Arsenale)
BIGLIETTI PLURINGRESSO
Intero tre giorni 30€* anziché 40€ (valido per più ingressi per 3 giorni consecutivi)
ACCREDITI (validi per più ingressi fino a fine mostra in entrambe le sedi)
Accredito 60€* anziché 75€
Accredito studente/under 26 30€* anziché 45€
VISITE GUIDATE A PARTENZA FISSA
Visite guidate a partenza fissa € 6 per sede, per persona (anziché € 8)
*(+0,50€ diritti di prevendita)
INFO
La Biennale di Venezia
promozione@labiennale.org
www.labiennale.org
T. 041 5218 828
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]]>Maria Cristina Bernardi
Maria Cristina Bernardi
La mia rubrica si intitola “Passeggiate a Venezia” perché è difficile starle lontana!
Parlerò di tutto ciò che vedo, che scopro, che imparo sulla città, con semplicità, proprio come fosse la prima volta che ci vado, come fossi … una marziana attirata dal luccichio dello splendore di una stella nel cosmo … la Serenissima.
E se volete vengo da voi, per parlarne, per accompagnarvi, per raccontarvi …..
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L'articolo Biennale di Venezia 2024, quest’anno tocca all’Arte. proviene da Venezia Eventi.
]]>L'articolo La Torta Pasqualina proviene da Venezia Eventi.
]]>Le origini della Torta Pasqualina sono molto antiche, infatti veniva preparata già nel 1400, e già allora era strettamente legata al periodo pasquale, da cui prende il nome.
Come spesso accade nei piatti tipici di origini molto antiche gli ingredienti della torta Pasqualina, uova e formaggio, erano alimenti pregiati che venivano consumati solo nelle grandi ricorrenze.
Persino i carciofi, che nel periodo Pasquale avevano prezzi proibitivi, vennero sostituiti con le più economiche erbette o bietole, da qui l’usanza di preparare la torta Pasqualina a Pasqua solo con questo ortaggio, o con gli spinaci.
Se la tradizione vuole che le sfoglie siano 33 per celebrare gli anni di vita terrena di Cristo, le uova sono il simbolo della rinascita della vita, del ritorno della primavera e della sconfitta della morte.
Al posto della ricotta, in Liguria viene utilizzata la prescinseua genovese, simile alla cagliata, che però è molto difficile da reperire fuori dal territorio ligure.
Ingredienti
• 350 gr di bieta
• 150 gr di ricotta
• 50 gr di parmigiano
• 20 gr di pecorino
• 2 confezioni di pasta sfoglia
• 5 uova
• sale
• pepe
Preparazione
Pulite e quindi lessate la bieta in una pentola con il coperchio per 5 minuti in acqua salata. Fatto questo, scolatela e strizzatela molto bene.
Preparate il ripieno amalgamando bene la ricotta, con 1 uovo, il parmigiano e il pecorino. Lavoratelo bene aggiungendo sale e pepe. Quando il composto sarà ben amalgamato, unite la bieta lessata. Potete farlo unendo le foglie così come sono oppure tritarle.
Prendete uno stampo circolare, vanno bene anche quelli in alluminio usa e getta, facendo attenzione che non siano troppo bassi, e foderatelo con la pasta sfoglia. Le dosi di questa ricetta si riferiscono ad una torta del diametro di 20 cm esatti.
Abbiamo utilizzato la pasta sfoglia già pronta, per rendere la ricetta più veloce e poco impegnativa.
Foderato lo stampo, riempitelo con il ripieno di ricotta e bieta, preparato precedentemente. Prima di chiudere, fate 3 piccoli incavi nel ripieno equidistanti l’uno dall’altro. Aprite in ciascun incavo un uovo intero, in modo che durante la cottura diventerà sodo.
Di solito per una torta di medie dimensioni (18/20 cm di diametro) si mettono 3 massimo 4 uova. Regolatevi voi secondo il vostro gusto e la grandezza della torta.
Chiudiamo la torta con un disco di pasta sfoglia sul quale ripiegheremo la sbordatura del disco di base. Spennellate la superficie con uovo sbattuto e pungetela irregolarmente con la punta di una forchetta, magari decorandola con un disegno o una scritta pasquale per renderla più carina.
Infornate a 200 gradi per circa 50 minuti.
Conservazione
Potete conservare la torta pasqualina in frigorifero ben coperta per tre giorni. Una volta cotta e raffreddata completamente la torta pasqualina può anche essere congelata, per comodità potete tagliarla già a fette in modo da scongelare solo le porzioni che vi serviranno. Prima di servirla scongelatela in frigorifero e poi riscaldatela in forno o in microonde.
Fonti: http://ricette.giallozafferano.it/Torta-Pasqualina.html
http://www.ricettedellanonna.net/torta-pasqualina/
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]]>L'articolo Tour Marco Polo + Casanova + Bacaro proviene da Venezia Eventi.
]]>Un mix intrigante che unisce tre figure iconiche e rappresentative di Venezia.
Marco Polo: Il famoso viaggiatore , noto per i suoi racconti sulle meraviglie dell’Asia, ha lasciato un’impronta indelebile nella storia. Celebrare il suo anniversario a Venezia è un omaggio alla sua avventura e curiosità.
Casanova: Giacomo Casanova, l’amante, avventuriero e scrittore veneziano del XVIII secolo, è una figura leggendaria. Il suo nome è sinonimo di passione, intrighi e romanticismo. Un tour che lo coinvolge potrebbe esplorare i luoghi in cui visse e amò.
Bacaro: I bacari sono tipici locali veneziani, dove le persone si riuniscono per gustare cicchetti e sorseggiare vino. Questi posti sono parte integrante della cultura veneziana. Un tour che include i bacari offre un’esperienza autentica e deliziosa.
In sintesi, il Tour Marco Polo + Casanova + Bacaro rappresenta un viaggio attraverso la storia, la passione e il gusto di Venezia. Un’opportunità per immergersi nelle storie di questi personaggi e assaporare le prelibatezze veneziane.
Il costo del Tour è di 30 € a persona e include:
• Accompagnatore turistico che vi racconterà aneddoti e storie di Venezia.
• Sosta in un Bacaro e degustazione di due Cicchetti e uno Spritz o Prosecco o analcolico
Il Tour è a numero chiuso.
Link per acquistare il Tour https://www.veneziaeventi.com/ticket/
Per informazioni : info@veneziaeventi.com
L'articolo Tour Marco Polo + Casanova + Bacaro proviene da Venezia Eventi.
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